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OLYMPIC C5-FUTSAL SAVIGLIANO 3-10

MARCATORI: pt 4’26” e 13’22” Servetti, 17’29” Piazza, 19’15” Servetti; st 2’09” e 3’22” Piazza, 6’55” Ternavasio, 10’09” Zaffonte, 10’41” Golè, 12’48” Servetti, 14’04” De Marco, 16’34” Gerbaudo, 17’45” Zanghì.

OLYMPIC C5: Carrai, Seminara, Arcella, De Marco, Esposito, Zanghì, Sanfilippo, Martucci, Zaffonte, Ferrino, Bagnasco, Margiotta. All. Andrietti.

FUTSAL SAVIGLIANO: Cardillo, Servetti, Caccese, Gerbaudo, Zeppola, Conti, Canavese, Piazza, Delija, Ternavasio, Montecchiani, Golè. All. Gotta.

NOTE: ammonito Carrai.

“Bisogna crederci”. Con la B maiuscola. Le “solite facce” appendono lo striscione a pochi secondi dal fischio d’inizio della penultima Battaglia. Con la B maiuscola. Vinta, non senza fatica, ma vinta. E non importa se dal big match di Asti continuavano ad arrivare solo notizie a favore dei padroni di casa. «Per fortuna dipendiamo solo da noi», ripetono tutti i dirigenti, come al solito al gran completo per questo finale di stagione ogni giorno più esaltante.

Vince, la Futsal Savigliano, vince anche contro l’Olympic, fanalino di coda della classifica che sin dai primi minuti di gara ha provato a mettere la gara sul fisico, sul nervosismo: la squadra di Gotta, però, non ci è cascata, è stata paziente, prudente e brava a colpire alla prima occasione. E poi alla seconda.

Con un Paolo Servetti strepitoso che, non a caso, per tutti è la più bella “sorpresa” di questa stagione: due gol nel primo tempo che sbloccano il parziale e che alleggeriscono quel pallone in una frazione non semplice, come previsto. Tredici falli in tutto, tre tiri liberi e ancora le reti di Piazza e di Servetti a mettere subito le distanze tra la Futsal e l’Olympic. Ma soprattutto tra la Futsal e se stessa.

«Ancora una volta a inizio gara siamo stati un po’ precipitosi, alla ricerca più del gol che non dell’assist al compagno. Siamo vulcanici, abbiamo bisogno di tirare fuori la voglia di vincere, questo spiega la nostra frenesia», le prime parole del tecnico. E, ancora una volta, il suo time out è stato provvidenziale: «Ho chiesto ai ragazzi di difendere 10 metri più indietro e di ripartire e in pochi minuti abbiamo trovato tre volte la via del gol. Sul 4-0, poi, è venuto fuori il maggior tasso tecnico, la differenza qualitativa tra le due squadre».

La squadra ha ascoltato ed eseguito, chiudendo la prima frazione con quattro reti di vantaggio: poi nella ripresa è stata una formalità, «contro una squadra che ha dimostrato grandissima dignità, che non ha mai smesso di lottare. Sul gol finale del 3-10 hanno ripreso subito palla per riprendere il gioco, è un orgoglio per un allenatore avere dei ragazzi così», aggiunge Gotta guardando all’avversario.

Ma poi i suoi occhi, e la sua concentrazione, tornano sul suo gruppo, sul suo campionato: «Adesso dobbiamo assaporare questa attesa, fra due settimane ci aspetta l’ultima gara, in casa, contro la penultima della classe. Basta giocare per vincere quella partita, mi auguro in una cornice di pubblico pazzesca», aggiunge.

Lunedì meritato riposo per tutti, poi si tornerà sul parquet per preparare gli ultimi 40′ di una stagione già esaltante: «Non dobbiamo essere preoccupati, ma felici. Per quello che abbiamo fatto e seminato fino a questo momento», aggiunge. Basta crederci, insomma. Con la maiuscola.